Osservatorio Burocrazia CNA, Estetica ed Acconciatura

La burocrazia per le nostre imprese costituisce un pesante fardello ed un forte ostacolo nel fare impresa, lo evidenzia l’analisi fatta da CNA con l’Osservatorio Burocrazia, giunto alla sua quinta edizione, quest’anno dedicato “Alla ricerca dei mestieri smarriti, nel dedalo dei rapporti Stato Regioni”.

Un settore sul quale vogliamo puntare la nostra attenzione è quello dell’Estetica ed Acconciatura, settore da sempre pilastro dei servizi alla persona, che è la cartina di tornasole di come la burocrazia sia un freno per le imprese e di come Stato e Regioni non si coordinano tra di loro rendendo difficile la vita all’imprenditore.

Premesso ciò è sempre più importante affidarsi ad Associazioni come CNA Imola punto di riferimento per chi vuole iniziare una attività imprenditoriale e anche per le imprese già attive sul territorio, potete contattarci allo 0542 632611 per avere tutti gli strumenti, la consulenza e l’assistenza personalizzata.

L’indagine della CNA ha rilevato che le imprese dell’Estetica contano circa 44.504 imprese mentre quelle dell’Acconciatura 109.165 imprese, nonostante la presenza delle due leggi di settore, una del 1990 e l’altra del 2005, che peraltro dimostrano i segni del tempo ed avrebbero bisogno di essere ripensate, un tema centrale e non risolto è quello delle competenze, dell’Istruzione e Formazione Professionale, poiché vi sono numerose contraddizioni tra le normative nazionali e regionali.

Nella maggior parte delle Regioni viene previsto un percorso triennale di operatore del benessere, con la possibilità di frequentare un quarto anno per ottenere un diploma professionale di tecnico dei trattamenti estetici o di acconciatura ed affrontare così la sfida di aprire un’impresa. Tuttavia emergono differenziazioni a seconda della regione che generano difformità di trattamento sul territorio nazionale. Nella nostra Regione dopo il triennio si ottiene la qualifica di operatore estetico o acconciatore, dopo il quarto anno il diploma che consente di ottenere l’abilitazione professionale per avviare la propria attività. In Emilia Romagna va segnalata una buona prassi essendo possibile entrare nel percorso di Istruzione e Formazione  Professionale dopo un solo anno di scuola Superiore.

Le criticità che emergono dall’indagine CNA sono: la forte disomogeneità tra i percorsi regionali, con inevitabile riverbero sulla qualità della formazione; la differenza da regione a regione in cui è possibile iniziare il percorso di formazione professionale ed il livello minimo di scolarizzazione necessario, in cui si può iniziare la formazione; la difficoltà nel reperimento delle risorse per attivare i percorsi di formazione e ciò rende difficile definire un costo standard per iniziare un percorso imprenditoriale.

La proposta di CNA per superere le difficoltà si articolata in:

da un lato sono necessarie leggi che definiscano standard omogenei su tutto il territorio nazionale che tengano conto del diritto di accesso e l’adempimento dell’obbligo d’istruzione;

dall’altro lato, vanno assicurate risorse adeguate a garantire un livello di indirizzo unitario dell’implementazione del sistema di Istruzione e Formazione Professionale;

da ultimo, ma non ultimo, va affrontata la tematica spinosa dell’aggiornamento delle leggi di settore per coordinare i percorsi di formazione professionali previsti con quelli dell’Istruzione e Formazione Professionale in modo da innalzare la qualità della formazione e coordinare l’ingresso nel mercato.