Forte preoccupazione di artigiani e piccole imprese per l’obbligo di assicurarsi a copertura di danni provocati da calamità naturali
CNA Imola ha portato all’attenzione dei parlamentari del Circondario di Imola, attraverso una comunicazione firmata dal Presidente Luca Palladino e dal direttore Ornella Bova, la forte preoccupazione di artigiani e piccole imprese in ordine all’imminente scadenza dell’obbligo di stipulare contratti assicurativi (entro il 31 dicembre) a copertura di danni provocati da calamità naturali ed eventi catastrofali, chiedendo un rinvio di 12 mesi.
Ecco il testo della lettera inviata:
La nostra Associazione vuole portare alla Sua attenzione la forte preoccupazione di artigiani e piccole imprese in ordine all’imminente scadenza dell’obbligo di stipulare contratti assicurativi (entro il 31 dicembre) a copertura di danni provocati da calamità naturali ed eventi catastrofali, chiedendo un rinvio di 12 mesi.
L’obbligo viene introdotto dalla legge di bilancio 2024, a cui si ricollegano, in caso di inadempimento da parte delle imprese, significative ripercussioni sia con riferimento all’assegnazione di contributi previsti in occasione di eventi calamitosi che, più in generale, nell’accesso a finanziamenti o agevolazioni di carattere finanziario su risorse pubbliche.
Il verificarsi ormai frequente di eventi climatici estremi impongono una riflessione ponderata sulle modalità con cui far fronte agli ingenti danni, che lo Stato non riesce a sostenere in via esclusiva.
Qualsiasi strumento che attivi sinergie pubblico-private deve essere accompagnato dall’adozione di ogni misura necessaria a prevenire e contenere gli effetti dannosi, a partire dagli investimenti infrastrutturali e dalla manutenzione ordinaria e straordinaria del territorio.
CNA già in occasione dell’esame che ha portato all’approvazione della legge n. 213 del 2023, aveva evidenziato notevoli perplessità sulla scelta dell’obbligo assicurativo in capo alle imprese, unico caso in Europa, nonché sul percorso che avrebbe dovuto portare all’attuazione della norma, inadeguato a soddisfare i requisiti essenziali di chiarezza, trasparenza e certezza rispetto all’estrema complessità della materia.
In tal senso CNA evidenzia che sarebbe stato preferibile introdurre, in luogo di un regime obbligatorio, un sistema premiale sostenuto da una campagna di sensibilizzazione e di formazione rivolta alle imprese, da realizzare anche attraverso il coinvolgimento delle associazioni di categoria.
Le criticità
A pochi mesi dall’efficacia dell’obbligo assicurativo manca l’adozione del decreto attuativo ed un strutturato confronto tra rappresentanti del governo, delle compagnie di assicurazioni e delle organizzazioni datoriali. Permangono criticità nell’applicazione della misura con riguardo ai soggetti destinatari, alla puntuale definizione delle casistiche di eventi calamitosi e catastrofali, all’adeguatezza delle coperture che dovranno essere garantite dalle polizze e, in particolare, in merito ai costi a carico delle imprese, al momento non quantificabili.
Sotto quest’ultimo aspetto, ad oggi, si ignorano i parametri che saranno utilizzati dalle compagnie assicurative nella determinazione dei premi e come questi terranno conto della condivisione del rischio, secondo il principio di mutualità, e della riassicurazione con fondi pubblici per il tramite della SACE.
Richiesta rinvio
Per tutti i numerosi fattori che preoccupano le nostre imprese e in mancanza degli elementi che consentano di conoscere e confrontare le offerte assicurative non ci sono al momento le condizioni minime di trasparenza affinché, entro il 31 dicembre, le imprese possano orientarsi consapevolmente nella scelta della polizza più appropriata alle proprie necessità. È pertanto inevitabile che la decorrenza della misura venga rinviata di almeno 12 mesi.